REPARTO CINQUE NAZIONI 

 

IL NOSTRO PROGETTO 

In questo sito il reparto “cinque nazioni” vi presenterà video, podcast e articoli, che usciranno periodicamente,  inerenti sia alla vita di reparto sia all’attualità, ai quali abbiamo lavorato tramite internet divise in tre commissioni.

Questo progetto ha lo scopo di informare e sensibilizzare a proposito dell’attualità; il temaprincipale sarà covid-19 e tutte le problematiche che sta causando come la situazione economica e i disagi sociali, come stiamo notando in Italia, affrontato attraverso diverse tematiche. Approfondiremo vari aspetti, ci auguriamo che saranno per voi spunti di riflessione che vi aiuteranno a comprendere la situazione che stiamo vivendo. Buon proseguimento!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

la nostra storia

CHI SIAMO

Nel 1974 nasce il reparto Cinque Nazioni all’ epoca formato da 4 squadriglie (gruppi di 6-8persone), “Boschi Orientali”, “Deserto Dipinto”, “Orsa Maggiore” e “Grand Canyon”. Nel 2001 il reparto si divise e questo portò alla nascita dei due reparti “Cinque Nazioni” e “Danza del Sole”.Attualmente siamo divise in quattro squadriglie che sono “Grand Canyon”, “Grande Fiume”, “Rio delle Amazoni” e “Orsa Maggiore”. Nel reparto siamo solo ragazze dagli 11 ai 15 anni. Ci riuniamo ogni martedì, riunione di squadriglia, e venerdì, riunione di reparto. Facciamo molte attività che sviluppano le nostre abilità manuali e la nostra creatività, come costruire oggetti, pitturare,cantare, ballare, recitare e tanto altro. Infatti quest’anno abbiamo avuto la possibilità di mettere in scena uno spettacolo, utilizzando tutte le nostre abilità.

Il nome Cinque Nazioni ha una lunga storia: una storia che rappresenta il grande sogno del popolo indiano, il sogno del cerchio delle nazioni la cui unità doveva essere ricomposto. La prima lega delle Cinque Nazioni fu creata dal potente popolo Irochese, intorno al 1570, nella zona delle foreste orientali. La storia narra che il sachem irochese, Daganawida ed il profeta Hiawatha riuscirono a riunire le cinque più forti tribù irochesi sotto ‘’ l’Albero della Grande Pace ‘’ e gli diedero il nome Haudenosauni, ovvero ‘’Lega di Pace e Potenza’’. La confederazione fu composta in origine dai Mohawk con gli Onondaga, i Cayuga , gli Oneida e i Seneca, per questo venne anche chiamata ‘’ Lega delle Cinque Nazioni’’. La lega fu nota come ‘’ Le Cinque Nazioni’’ , per circa duecento anni questo nome fu temuto dai bianchi e molto rispettato dalle tribù vicine, almeno fino alla guerra di indipendenza americana tra il 1775 e il 1780 quando la Lega fu sconfitta dai bianchi e distrutta. La seconda volta che il nome Cinque Nazioni comparve nella storia del Popolo Indiano fu nel 1809, quando Tecumseh della tribù dei Creek comprese che solo una grande confederazione di tutte le nazioni indiane avrebbe potuto arrestare la rovinosa marcia del popolo bianco. Tecumseh si mise quindi in cammino ed iniziò cosi un lungo viaggio in tutta l’America del Nord, raccogliendo numerosi consensi : nel primo decennio del 1800 percorse il territorio dalle tribù del Golfo del Messico al Canada ricordando al popolo indiano che il Grande Spirito aveva creato quei territori per la nazione indiana e non per l’ingordigia devastatrice del popolo bianco; nel 1809 riuscì così a riunire i Cherokee, i Creek; i Seminole , i Chicasaw e i Choctaw. Ma il sogno delle Cinque Nazioni si interruppe presto, il 7 novembre del 1811, quando l’esercito americano del generale William Hanry Harrison, approfittando dell’assenza di Tecumseh, in viaggio di propaganda verso il sud, attaccò il villaggio delle Cinque Nazioni. Tenskwatawa , il profeta del Wabash e il fratello di Tecumseh non riuscì ad organizzare la difesa, fu così che la grande battaglia di Tippecanoe distrusse completamente il villaggio delle Cinque Nazioni e segnò la fine del progetto di Tecumseh che di ritorno dal suo viaggio trovò soltanto macerie. 

Il nome del nostro reparto vuole essere una rievocazione di questo cerchio delle nazioni, vuole dimostrare che nessun frammento di questo vada perso invano.

 

VI RACCONTIAMO IL REPARTO NEGLI ANNI 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pubblicazione 2

 

 

Il Reparto Cinque nazioni ha deciso di raccontare questo periodo difficile per tutto il mondo sotto vari punti di vista, sfruttando informazioni prese sia da contesti lontani da quelli del nostro paese, sia da mondi più vicini al nostro.

 

 

 

IL CORONA VIRUS NEL MONDO E LE CONSEGUENZE SUL LAVORO

Il fenomeno del Corona Virus ha portato gravi conseguenze alla popolazione mondiale. In questo articolo andremo ad analizzare le problematiche riguardanti il lavoro prendendo come esempio diversi paesi: Spagna, Italia, Francia, Cina, Stati Uniti.

Ogni paese ha agito in modo differente, tuttavia ci sono state conseguenze comuni.

                                                           

                                                                

 La reazione dei diversi paesi

Partendo dalla Spagnala quarantena è iniziata il 14 Marzo, all’inizio coinvolgeva solo alcune città come Madrid, Catalogna, Castilla Leon,Valencia è stata poi estesa a tutta la Spagna. Durante questa fase sono stati chiusi uffici, negozi,scuole, ristoranti e ogni genere di attività commerciale ad eccezione di quelle di prima necessità come farmacie, supermercati… Il 25 Maggio è stato concesso di tornare alla “normalità”, rispettando le misure di sicurezza, iniziando così un percorso di ripresa dell’economia.

In Italia il giorno 7 Marzo è stato emesso il decreto che dichiarava la quarantena,con conseguente chiusura delle scuole, dei negozi, dei ristoranti e invito a evitare l’assembramento,lasciando aperte le attività commerciali di prima necessità. Il settore che ha più sofferto è stato quello del turismo, a differenza degli enti che si occupano della distribuzione dell’energia o dell’acqua nelle singole case, poiché stando tutti i cittadini in casa è aumentato il consumo. Molte aziende tessili si sono specializzate nella produzione di mascherine per fronteggiare la crisi economica e risultare utili in questa fase critica. Secondo i dati statistici 3 milioni di Italiani sono fermi per il decreto, 7,9 milioni invece impegnati a derogare beni essenziali per la comunità (circa 35%) che non possono fermarsi. In generale si osserva che le prime due fasi sono state gravose per l’economia del paese, tuttavia con la riapertura legata alla fase 3 è iniziata una ripresa.

Procedendo con la Francia, il lockdown è iniziato il 17 Marzo secondo il modello italiano. Durante la quarantena sono stati presi provvedimenti per facilitare le famiglie, ad esempio sono stati aperti servizi per l’infanzia per accudire i bambini dei lavoratori, sono stati posticipati i pagamenti degli affitti, delle bollette; per i locali professionali e commerciali;è stata garantita la concessione di prestiti e anticipazioni alle organizzazioni che gestiscono regime obbligatorio per la sicurezza sociale; dove possibile sono state attivate piattaforme di smart working. Le scuole sono state riaperte secondo specifiche precauzioni.

Negli stati Uniti la chiusura è stata graduale, il lockdown è iniziata il 15 Marzo, è stato imposto il divieto di raduni su larga scala, la chiusura di scuole e altre istituzioni educative, fiere, convegni, festival e la sospensione di eventi sportivi. L’emergenza ha causato gravi problemi di disoccupazione, in due mesi sono stati persi circa 21,4 milioni di posti di lavoro,l’84% dei quali relativo ai servizi.Il rischio è che questa disoccupazione diventi permanente. Dopo 2 mesi di lock down sono state ammorbidite le misure di contenimento in rispetto delle misure di sicurezza, tuttavia sarà una lenta ripresa, così come ha detto il presidente della Banca Centrale degli Stati Uniti:” affinché l’economia si riprenda completamente la gente dovrà essere pienamente fiduciosa e questo potrebbe dover attendere l’arrivo di un vaccino”.

In Cinala quarantena è iniziata a Gennaio, bloccando i voli aerei e impedendo ai cittadini di uscire dalle case se non per necessità. In relazione al lavoro, gli uffici chiusi sono stati convertiti in smart working, le attività commerciali hanno continuato a lavorare vendendo i prodotti online quindi l’economia non è stata del tutto danneggiata.

 L’inizio della ripresa

 

Alla luce dei nuovi dati riguardanti morti, guariti e contagiati e ad un abbassamento dell’indice di contagio, i Governi hanno scelta di iniziare la fase 2 di riapertura. I cittadini possono ricominciare ad uscire dalle abitazioni, la maggior parte può tornare a lavorare, in seguito alla riapertura di ristoranti, negozi di abbigliamento, parrucchieri, librerie ecc… rispettando le norme di sicurezza.

Gli esperti osservano che la ripresa completa dell’economia avverrà solo in seguito alla scoperta di un vaccino, tuttavia gradualmente si sono osservati dei miglioramenti.

Nelle interviste effettuate a 300 titolari di negozi di Roma è stato dichiarato: “ Non siamo affatto tornati alla normalità tanto auspicata, tuttavia si vedono pochi segnali positivi occorre fare di più”.

La BCE afferma che la ripresa economica graficamente avrà una forma ad “u”, poiché lenta e prolungata nel tempo e non avrà un picco decisivo; questo a causa dei settori che hanno un ruolo importante nell’economia che sono stati penalizzati in questo periodo, come il turismo, lo shopping…, tuttavia si osserva che ci sono stati grandi miglioramenti in seguito alla riapertura dei negozi, senza ricadute gravi sull’indice di contagio.

In conclusione osserviamo che ogni cittadino si sta impegnando per contribuire alla graduale ripresa dell’economia del paese, fronteggiando al meglio la crisi. Ognuno si è adattato a questa emergenza modificando il proprio stile di vita e il proprio modo di lavorare. E’ stato potenziato l’aspetto tecnologico in relazione allo sviluppo delle piattaforme online , e questo inciderà sul futuro sia per l’organizzazione delle giornate lavorative, sia migliorando il problema dell’inquinamento.

Nonostante le difficoltà vissute,da questa fase critica possiamo dunque trarre insegnamenti positivi per il futuro per migliorare il nostro stile di vita. Quanto peso pensate possa aver sulle generazioni future questa esperienza drammatica che abbiamo vissuto?

COME IL COVID-19 HA CAMBIATO LE NOSTRE VITE 

 

 

 

CONTEST CINQUE NAZIONI 

FOTO PIU’ BELLA DELLA QUARANTENA 

By Rio delle Amazzoni 

Abbiamo chiesto al reparto quale fosse secondo loro la foto più rappresentativa della loro quarantena.

Scegliere non è stato facile ma siamo finalmente arrivate al podio.

1 posto 

Lucilla, squadriglia Orsa maggiore

 

2 posto 

Giuditta, squadriglia Grande fiume

 

3 posto 

Bianca , squadriglia Grand canyon

 

Ringraziamo tutto il Reparto per la partecipazione al contest

Squadriglia Rio delle Amazzoni

Marion , Alessandra, Taylor , Nala , Francesca, Arianna

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Pubblicazione 3

Coming soon…